Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale hanno sottolineato “l‘importanza di consolidare i presupposti che stanno emergendo per avviare negoziati” sull’Ucraina, “con l’obiettivo di concordare su un percorso affidabile verso una pace sostenibile a lungo termine”.
Lo rende noto in un comunicato il ministero degli Esteri di Mosca.
Il presidente statunitense Donald Trump in precedenza si era detto molto deluso dalla Russia, affermando che il presidente Vladimir Putin dovrebbe smettere di sparare e raggiungere un accordo, secondo quanto riferiscono i media americani.
Zelensky invece, ha spiegato Trump, è “più calmo” e “vuole un accordo”.. “Zelensky sta facendo un buon lavoro e vuole un accordo. Ha chiesto più armi”, ha aggiunto dopo l’incontro a San Pietro. “Mi ha detto che ha bisogno di più armi ma lo dice da tre anni. Vedremo cosa succede”.
Il leader ucraino ha anche parlato con Trump “brevemente della Crimea” e sulla possibilità che Kiev possa cedere la Crimea, Trump ha sottolineato: “Penso di sì”, aggiungendo che “la Crimea è stata ceduta anni fa, senza un colpo di arma da fuoco sparato. Chiedete a Obama”.
Il tycoon ha anche commentato il breve vertice a San Pietro con Zelensky, affermando che la basilica romana è “l’ufficio più bello che abbia mai visto. E’ stata una scena molto bella”.
Lavrov: ‘E’ Kiev che non dimostra la capacità di negoziare’
“Restiamo aperti ai negoziati. Ma la palla non è nel nostro campo. Finora, Kiev non ha dimostrato la sua capacità di negoziare”, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, in un’intervista al giornale brasiliano O Globo, stando a quanto riporta l’agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti.
Lavrov considera “imperativo” riconoscere come “russi” i territori ucraini occupati, in tutto o in parte, dalle truppe del Cremlino per trovare una soluzione alla guerra in Ucraina. Lo riporta la Tass. “Il riconoscimento internazionale del possesso russo della Crimea, di Sebastopoli, della repubblica di Donetsk, della repubblica di Lugansk, delle regioni di Kherson e di Zaporizhzhia è imperativo”, ha dichiarato Lavrov secondo l’agenzia di stampa ufficiale russa.
Mosca: ‘Colloqui Putin-Trump per ora non in programma’
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha affermato che al momento “non sono in programma” nuovo colloqui tra i presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump, “ma se se necessario si può raggiungere un accordo molto rapidamente”. Lo riporta la Tass.
Fonte: ansa.it