Perché è importante il PNRR: “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR),” scrive in una nota il Presidente del Polo Digitale Calabria Emilio De Rango, è il programma di investimenti per accedere alle risorse Europee del Next Generation EU, è stato elaborato dall’Italia per superare l’impatto del Covid-19. Fornisce un quadro strategico di riforme che verranno avviate, da qui fino al 2027, per investire i 750 miliardi di euro in arrivo dall’Europa, ripartiti tra i diversi stati membri.
Si rivolge principalmente alle aziende italiane e PA attraverso il sostegno agli investimenti, con impatti visibili di medio e lungo periodo. Tutte le riforme, e i relativi investimenti, sono raggruppati in 6 missioni (suddivise per aree tematiche) e 16 componenti. La Missione 1, tocca i seguenti temi: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo. Tutte le riforme proposte coinvolgeranno le aziende italiane e PA attraverso il sostegno agli investimenti, con impatti visibili di medio e lungo periodo”.
Quali sono, dunque, gli obiettivi della prima missione?
“La Missione 1 del PNRR vuole dare un impulso decisivo al rilancio della competitività e della produttività dell’Italia. Si tratta di una sfida complessa, per la quale sarà necessario un intervento profondo, che agisca su più elementi chiave del nostro sistema economico: la connettività per cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni, una Pubblica Amministrazione moderna e la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico, anche in funzione di promozione dell’immagine e del brand del Paese.”
Come raggiungere, quindi, questo scopo?
“Attraverso numerosi incentivi, in diversi ambiti. Per la Missione 1 sono previsti complessivamente ben 40,32 miliardi di euro, ripartiti in 3 aree di intervento:
1) Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica Amministrazione (€9,75 mld);
2) Digitalizzazione, innovazione e capacità di comunicazione del sistema produttivo (€ 23,89 mld);
3) Turismo e cultura 4.0 (€ 6,68 mld)”
Qual è, quindi, la posta in gioco per le PMI?
“Gli interventi della Missione 1 fanno riferimento a Pubblica Amministrazione, sistema produttivo, turismo e cultura. Sono molte dunque, le opportunità che startup e imprese potranno sfruttare per migliorare la propria competitività e produttività. Sembrerebbe una Missione rivolta principalmente alla Pubblica Amministrazione, ma non è esattamente così.
La Componente 1 (“Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica Amministrazione”) prevede infatti un investimento di 1 miliardo di euro per abilitare e facilitare la migrazione della PA al cloud, con il supporto di startup e imprese. Non solo: saranno 0,5 miliardi di euro gli incentivi a sostegno della creazione di nuovi contenuti culturali e dello sviluppo di servizi digitali ad alto valore aggiunto da parte di imprese culturali/creative e startup innovative. Lo scopo è quello di stimolare un’economia basata sulla circolazione della conoscenza.
Sono, invece, rivolti principalmente agli attori del sistema produttivo, come ad esempio le PMI, gli interventi della Componente 2 (“Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo”). Non mancano, in aggiunta, incentivi indirizzati alle filiere industriali, ossia l’insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un dato prodotto.
La Componente 3 (“Turismo e Cultura 4.0”) ha l’obiettivo di rilanciare i settori economici della cultura e del turismo, che all’interno del sistema produttivo giocano un ruolo particolare, sia in quanto espressione dell’immagine del Paese, sia per il peso che hanno nell’economia nazionale (il solo turismo rappresenta circa il 12 percento del Pil). Parliamo, quindi, di interventi mirati ai protagonisti del settore turistico, come attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali.”
Che tipo di investimenti si possono effettuare?
“La Missione 1 tocca tanti ambiti e settori, ma quali investimenti potranno effettuare concretamente le PMI?
Facciamo una panoramica, distinguendo gli incentivi previsti dal PNRR in base alle diverse Componenti.
Nell’ambito della prima Componente (“Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica Amministrazione”), le imprese culturali/creative e start-up innovative potranno sostenere, grazie agli incentivi, la creazione di nuovi contenuti culturali e lo sviluppo di servizi digitali ad alto valore aggiunto, con l’obiettivo finale di stimolare un’economia basata sulla circolazione della conoscenza.
Per la Componente 2 “Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo”, attraverso il nuovo piano per la Transizione 4.0, le imprese potranno usufruire di incentivi per la transizione digitale, agevolando gli investimenti in tecnologie all’avanguardia così come in ricerca, sviluppo e innovazione.”
Ma in cosa consiste il piano Transizione 4.0?
“Si tratta di un riconoscimento di tre tipologie di crediti d’imposta alle imprese che investono in:
a) beni strumentali;
b) ricerca, sviluppo e innovazione;
c) attività di formazione alla digitalizzazione e sviluppo delle relative competenze. Un’ottima opportunità da sfruttare per le PMI che vogliono investire nel proprio business.”
“Il Polo Digitale Calabria” conclude il Presidente Emilio De Rango “ha convocato e delegato uno staff di esperti, coadiuvato dal Coordinatore Regionale del Polo Digitale Calabria con delega alle telecomunicazioni Francesco Bruno, che potrà dare supporto gratuitamente attraverso le loro competenze e quelle degli associati all’attività di analisi dei bandi a cui poter aderire al fine di poter individuare le soluzioni necessarie per innovarsi ed essere tecnologicamente competitivi.”
Telefono di contatto 0984.1716468
Fonte: polodigitalecalabria.it