Una straordinaria avventura” che, in una comunità internazionale in cerca di nuovi equilibri, dovrà mostrare “autorevolezza e prestigio”.
Nella prima giornata della sua visita a Bruxelles, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un messaggio già chiaro all’Europa e sull’Europa. Il capo dello Stato, dopo dieci anni, è tornato nel cuore dell’Unione europea, alla quale ha riservato parole quasi di affetto. Definendo, appunto, “straordinaria” la storia dell’integrazione europea. Ma, allo stesso tempo, Mattarella non ha tralasciato criticità e tensioni del presente. “E’ fondamentale – ha spiegato incontrando il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa – recuperare il rapporto tra l’Ue e gli Stati Uniti”.
La giornata clou della missione di Mattarella era attesa per mercoledì, quando il capo dello Stato – come accadde con la visita di Giorgio Napolitano nel 2010 – si presenterà al collegio dei commissari, l’organo esecutivo della struttura comunitaria. Arrivato nella capitale belga nel pomeriggio Mattarella, come prima tappa, ha scelto di salutare la delegazione italiana presso le istituzioni europee. “E’ ormai strettamente intrecciata sotto ogni profilo la vita del nostro Paese con quella dell’Ue. Il vostro ruolo è estremamente prezioso”, ha sottolineato il capo dello Stato, al quale il Rappresentante Permanente Vincenzo Celeste aveva presentato i funzionari del nostro Paese che operano a Bruxelles.
L’interconnessione tra l’Ue e l’Italia “cresce di anno in anno”, ha rimarcato Mattarella ringraziando i diplomatici e i funzionari italiani per il lavoro svolto “con abnegazione, con dedizione, con impegno, aggiungo con fatica”. Bruxelles “raccoglie dentro di sé, ospitandola, una quantità di presenze che vengono dai 27 Paesi dell’Ue. E’ questo è un ulteriore pregio, un bagaglio, un patrimonio, che apre l’orizzonte e dimostra quale sia il futuro delle nostre interlocuzioni”, ha poi osservato Mattarella lasciandosi andare ad una battuta: “Sono venuto tante volte a Bruxelles, poche volte c’era un sole così…”.
Il primo incontro istituzionale è stato invece con Costa a capo di quel Consiglio europeo che – facendo da sintesi alle istanze di 27 governi – ha “un ruolo cruciale”, ha sottolineato Mattarella. L’incontro con l’ex primo ministro portoghese è durato circa un’ora e mezza, diviso tra un faccia a faccia e un bilaterale alla presenza delle delegazioni. E’ stato un incontro tra due europeisti, innanzitutto. Costa ha sottolineato l’esigenza di stabilità nell’attuale congiuntura internazionale e ha rimarcato il ruolo chiave che l’Italia ha nell’Unione.
Mattarella, sulla scia del suo discorso di Coimbra, ha richiamato l’esigenza di “essere protagonisti in una situazione critica”, foriera di nuovi equilibri. “Occorre un’Ue autorevole e prestigiosa capace di essere punto di riferimento nel mondo”, ha spiegato il presidente della Repubblica soffermandosi anche sul dossier flussi. La lotta a chi taglieggia, tortura e uccide i migranti – è stato il suoi messaggio – spingendoli sul mare o nelle foreste balcaniche è quanto mai necessaria ma senza dimenticare l’opportunità di aprire canali per i migranti regolari: c’è bisogno di mano d’opera e nei nostri Paesi ci sono irregolari non formati.
Mercoledì, oltre all’appuntamento in Commissione, Mattarella è atteso all’Eurocamera dove avrà un bilaterale con la presidente Roberta Metsola e vedrà l’intero arco degli eurodeputati italiani oltre ai funzionari del nostro Paese. Il capo dello Stato sarà invitato a parlare, nei prossimi mesi, alla Plenaria di Strasburgo. Nel 2015 il presidente seguì uno schema simile: alla missione a Bruxelles fece seguito, qualche tempo dopo, la sua visita all’Aula dell’Eurocamera.
fonte: ansa,it