Amantea contro tutti i Comuni: per garantire la continuità dei servizi e tornare ad un clima di serenità Occhiuto opta per il commissariamento dell’Ambito
AMANTEA – “Commissariamo l’Ambito per garantire la continuità dei servizi, speriamo che i sindaci recuperino entro qualche mese un clima di serenità per restituire ordinarietà alla gestione. Ho chiesto alla dirigente Saveria Cristiano di scegliere il migliore dei suoi funzionari”. A parlare, in esclusiva al Quotidiano del Sud, è il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, che tra ieri sera e stamattina, di concerto con l’assessore al ramo, Caterina Capponi, ha deciso per il commissariamento dell’Ats 3, che raggruppa i nove comuni del Basso Tirreno cosentino (Amantea, Fiumefreddo Bruzio, Longobardi, Belmonte, Lago, San Pietro in Amantea, Aiello, Serra d’Aiello, Cleto).
La decisione del commissariamento dell’Ambito da parte di Occhiuto e degli uffici regionali è stata presa dopo che il dissidio scoppiato all’interno dell’Ambito e che da mesi sta opponendo Amantea, comune capofila, agli altri otto comuni del circondario, è giunto a un punto di non ritorno. Ultima goccia a far traboccare il vaso, già colmo da diversi giorni, probabilmente le ultime comunicazioni pervenute sia dal gruppo degli otto sindaci, che dal sindaco di Amantea, Enzo Pellegrino, che ieri nominava il nuovo funzionario responsabile dell’Ambito 3. Decisione adottata con decreto sindacale non condiviso con gli altri primi cittadini.
Il perdurare di questa situazione ha determinato un’impasse non più superabile con una mediazione tra le parti, che la Regione ha pur tenta in questi ultimi giorni, con ben tre riunioni in Cittadella. Pomo della discordia è la sede dell’Ufficio di Piano, cabina di regia dell’Ats, che nel 2018, passava al Comune di San Pietro in Amantea, per una clausola dettata dall’allora funzionario responsabile dell’Ambito, condizione richiesta che aveva trovato il beneplacito del sindaco amanteano pro-tempore.
Oggi, quel funzionario è andato in pensione ed il nuovo sindaco di Amantea, subentrato alla guida della cittadina tirrenica, nel 2022, rivendica il ritorno dell’ufficio di Piano, presso la sua sede municipale. Gli altri otto sindaci, però, non sono d’accordo con tale automatica opzione di “ritorno” e pretendono prima l’approvazione dei nuovi criteri di “governance” anche conseguenti ad alcune modifiche normative approvate dalla Regione in materia di Ambiti, nel 2019. Modifiche che renderebbero necessario una nuova elezione del Comune capofila che, a loro dire, potrebbe pure non essere Amantea. Adesso vedremo cosa porterà il periodo di commissariamento.
Fonte: quotidianodelsud.it