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    Tennis

    Wimbledon: Sinner nella storia, batte Alcaraz in 4 set e trionfa sull’erba di Londra

    Battaglia durissima fra lo spagnolo e l'azzurro che si impone per 4-6, 6-4, 6-4, 6-4
    Luglio 14, 2025
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    Jannik Sinner re di Wimbledon. Dalla delusione di Parigi al riscatto-vendetta di Londra, sorride l’erba di Londra al tennista n.1 del mondo che – 35 giorni dopo la finale persa al Roland Garros – riscrive la storia del tennis italiano diventando il primo azzurro di sempre a trionfare ai Championships, battendo in finale l’arcinemico Carlos Alcaraz.

    Mai nelle 137 precedenti edizioni di Wimbledon un italiano aveva trionfato all’All England Club: prima di lui, Matteo Berrettini e Jasmine Paolini si erano dovuti accontentare di raggiungere l’epilogo del torneo più antico del tennis.

    Domenica il n.1 al mondo – ribaltando i pronostici della vigilia, e anche il set di svantaggio di inizio match, sotto gli occhi di Kate, madrina del torneo che poi lo ha premiato in campo, del Principe William, del Re di Spagna Felipe e di mamma Siglinde abbracciata a fine match – non solo ha riscattato la finale parigina, ma si è aggiudicato soprattutto il più prestigioso torneo di tennis al mondo, portando a quattro il computo degli Slam vinti in carriera.

    Un successo pienamente meritato, quello dell’altoatesino, che ha subito la maggiore dimestichezza dello spagnolo sulla nobile erba londinese solo nel primo set, per poi chiudere l’incontro in quattro set (4-6 6-4 6-4 6-4) in poco più di tre ore.

    Avanti 4-2, Sinner ha subito un parziale di quattro game, smarrendo la prima frazione.

    Sotto gli occhi dei reali inglesi seduti in un Royal Box stracolmo di celebrità, l’italiano ritrova subito il filo del suo gioco, nonostante almeno fin lì non avesse potuto contare sul servizio (pessima la percentuale di prime nella prima ora di gioco). E già nel primo game della seconda frazione, trova il break che condurrà fino a ristabilire la parità dopo un’ora e mezza di gioco.

    Nel frattempo, Alcaraz si conferma tutto “genio e sregolatezza”, come d’altronde si è dimostrato nelle precedenti partite di quest’edizione di Wimbledon: colpi spettacolari alternati ad errori banali, azzardi vincenti e amnesie. Dall’altra parte della rete, di contro, il match di Sinner è un manuale di saggezza tattica, pragmatismo e intensità: ritrova almeno in parte il servizio, e col dritto comanda gli scambi a fondo campo.

    Invertendo l’inerzia del match nel nono gioco della terza frazione, quando strappa nuovamente il servizio allo spagnolo, aggiudicandosi la terza frazione. Alcaraz, più sorpreso che scoraggiato, si rivolge incredulo verso il suo box chiedendo lumi che non arrivano. Perché Sinner sta semplicemente giocando meglio di lui, non concedendo errori gratuiti, variando al meglio il gioco senza concedergli punti di riferimento.

    Non cambia l’inerzia della finale nella quarta frazione, Sinner trova subito lo strappo in avanti, difendendo il break di vantaggio nell’ottavo gioco quando salva due pericolose palle-break che avrebbero potuto riportare in carreggiata lo spagnolo. È l’ultimo ostacolo prima del trionfo, che consegna nelle mani del campione di San Candido il Gentlemen’s Singles Trophy al secondo match-point. Mani al cielo, un’istante di commozione attraverso gli occhi fissi verso il suo box, la camminata in tribuna tra i tifosi, quindi il lungo abbraccio prima con il suo team, i coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill, poi con i suoi familiari, il padre Hanspeter, la madre Siglinde e il fratello Mark.

    La vittoria odierna consolida il suo primato nel ranking mondiale, interrompendo nel contempo la striscia di cinque vittorie di fila (negli scontri diretti) di Alcaraz, che non perdeva dalla semifinale di Pechino del 2023. Cancellando definitivamente i tre match point sprecati nel quarto set della finale di Parigi, dove aveva subito la delusione più grande. “Ho usato quella sconfitta per arrivare fin qui”, dice alzando la coppa. E il cerchio è perfetto.

    “A Parigi la sconfitta è stata dura. Ma non importa come vinci o come perdi. Soprattutto nei tornei importanti devi capire cosa non ha funzionato e lavorare su quello: usare la sconfitta e continuare a lavorare. Ed è uno dei motivi per i quali sono qui con questo trofeo”, sono state le prime parole di Sinner dopo la vittoria.

    “Perdere è difficile però prima di tutto voglio fare le congratulazioni a Jannik. Continuiamo a coltivare la nostra amicizia fuori dal campo ed una bella rivalità nel campo. Te lo sei meritato. Hai giocato un grande tennis in queste due settimane. Sono contento per te, continua così”. Carlos Alcaraz rende omaggio così aal vincitore al termine della finale di Wimbledon, ed ha concluso ringraziando il Re di Spagna, Felipe, per la sua presenza nel Royal Box.

    Anche i principi del Galles, quasi al completo, sono presenti all’All England Club, nel Royal Box, per assistere alla finale maschile di Wimbledon tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.

    Ieri, in occasione della finale femminile dei Championships, era stata Catherine, patrona del torneo, a premiare la vincitrice. Oggi, per la prima volta, tutta la famiglia
    dell’erede al trono si è presentata sul Centre Court: non solo principe William e consorte, ma anche i primi due figli, George e Charlotte. Assente solo l’ultimogenito, Louis. I rappresentanti della famiglia reale britannica non erano le uniche teste coronate presenti in tribuna: per sostenere Alcaraz, ha raggiunto Londra anche Re Felipe VI, un altro ospite illustre del Royal Box.

    fonte: ansa.it

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